Cosa è accaduto a San Donà di Piave, parla il sindaco
Alcune precisazioni sul corso di educazione all’affettività che così tanto scalpore sta suscitando in città.
1) L’educazione sessuale, di fatto, non viene insegnata nelle nostre scuole (l’Ulss tiene una sola lezione di due ore alle classi terze medie).
2) Abbiamo deciso l’anno scorso di provare a proporre un corso VOLONTARIO, NON OBBLIGATORIO E NON SOSTITUTIVO a quello dell’Ulss, perché secondo noi i ragazzi ne hanno enorme bisogno, se non vogliamo lasciarli in balia di Internet e di rapper e influencer sessisti e volgari, che lanciano messaggi devianti e pericolosi.
3) Ha aderito, a livello sperimentale, una classe dell’istituto Schiavinato.
4) Abbiamo accettato la proposta di Teen Star, perché crediamo nel loro progetto: si tratta di un ente di formazione accreditato al Ministero dell’Istruzione, opera in 56 paesi del mondo, in 52 province italiane, in centinaia di scuole; propone un corso laico ed aconfessionale, pur essendo coordinato da una professoressa che insegna anche all’Università Cattolica.
5) Il corso è stato portato regolarmente termine: una ventina di ragazzi con le rispettive famiglie ne sono stati pienamente soddisfatti, alcuni invece no; alle lezioni sono sempre stati presenti degli insegnanti della scuola ospitante, che non hanno sollevato perplessità di sorta.
6) Siamo stati accusati, anche con estrema virulenza, di:
– aver proposto un corso “confessionale”, che avrebbe insegnato chissà cosa ai ragazzi (l’astensione dai rapporti, il rifiuto degli anticoncezionali…): non è assolutamente vero;
– aver voluto “sostituire” il corso dell’Ulss con questo: non è vero, era un corso aggiuntivo;
– non aver ricevuto i genitori che avevano chiesto un incontro a me ed all’assessore Marcuzzo: non è vero, li abbiamo ricevuti entrambi ed abbiamo discusso a lungo con loro e poi con i due tutor del corso;
– non aver risposto alle domande: non è vero, abbiamo fornito tutte le informazioni a nostra disposizione e l’assessore Marcuzzo ha risposto pubblicamente in consiglio comunale, presentando una lunga e dettagliata relazione; non abbiamo mai ricevuto altre richieste di incontro.
7) Se si fosse trattato di un corso su teoria gender, genitore uno e genitore due, utero in affitto adozioni omosessuali e simili, il PD sarebbe stato felicissimo: noi no, per questo non lo proponiamo. Può non piacere, ma si chiama democrazia.
Quanti corsi di educazione sessuale ha proposto la precedente amministrazione: neanche uno.